La
sentenza del Tribunale che dispone il sequestro preventivo
dell'ex
Colorificio Toscano mostra quanto siano precari, nella società` del mercato,
gli spazi disponibili per una gestione autonoma, dal basso, della politica e
della cultura. Le numerose associazioni,
di varia estrazione politica e culturale, che fanno parte del progetto di
Rebeldia e poi del Municipio dei beni comuni, hanno restituito alla città uno
spazio che la proprietà privata aveva abbandonato al degrado, e ne hanno fatto
un centro di servizi aperto a tutti i cittadini: dai corsi di arrampicata per i
bambini allo sportello per gli immigrati.
Ma questa restituzione alla collettività va contro l'ideologia della
proprietà privata e contro gli interessi concreti della speculazione.
Lasciamo
agli avvocati il compito di rispondere alla sentenza sul piano giuridico. Il Partito comunista dei lavoratori,
esprimendo la sua solidarietà al Municipio dei beni comuni, vuole riaffermare
il principio della superiorità dell'interesse collettivo sul diritto di
proprietà da parte dei privati, quei privati che sfruttano le risorse
collettive, prima fra tutte quella del lavoro, per poi mettere i lavoratori
sulla strada ed abbandonare al degrado le infrastrutture, salvo poi reclamarle
se qualcuno le reclama per farne miglior uso.