UN RISULTATO MODESTO MA INCORAGGIANTE

Il risultato del PCL alle elezioni amministrative di Firenze è sicuramente un risultato modesto, circa 700 voti e lo 0,38% in percentuale.
Un dato modesto che però non rispecchia quella che è stata la nostra campagna elettorale che invece è stata un vero e proprio successo.
Un dato modesto dovuto a molti fattori, la forte polarizzazione della campagna elettorale, la schiacciante presenza sui media dei partiti principali, la disparità economica tra noi e le altre forze politiche (la nostra campagna elettorale è costata meno di 500 euro tutti autofinanziati), la presenza di ben tre candidati sindaco e di 5 liste alla sinistra del PD.
Un dato modesto quindi ma incoraggiante perchè nonostante tutto oltre 700 cittadini hanno investito il loro voto in un programma rivoluzionario di rottura anticapitalista, un programma che non faceva sconti a nessuno, che si schierava senza se e senza ma dalla parte degli oppressi contro gli oppressori.
Da domani ricomincia la nostra attività, per noi le elezioni non sono un fine ma solo uno strumento per fare conoscere alle masse il programma rivoluzionario del nostro partito. Non avevamo e continuiamo a non avere fiducia nelle istituzioni della classe dominante, andiamo avanti per la nostra strada, consapevoli di aver messo un'altro mattoncino nella costruzione del partito rivoluzionario.
Un ringraziamento sentito a tutti i compagni ed a tutte le compagne che hanno lavorato per la campagna elettorale e a tutti i cittadini che hanno votato per la nostra lista.

Armando Tronca PCL Firenze

SULLE ELEZIONI COMUNALI A LIVORNO


Il risultato elettorale del Partito Comunista dei Lavoratori alle comunali di Livorno si attesterà tra i 450/500 voti circa lo 0,56 %.  Apparentemente questo dato sembra rispecchiare un risultato limitato. In realtà si tratta di un voto militante coerentemente anti capitalista e rivoluzionario.
Vogliamo ringraziare tutti i compagni e i cittadini Livornesi che hanno voluto appoggiare il nostro programma. Noi non abbiamo sprecato i soldi dei lavoratori nella giostra della campagna elettorale ma abbiamo portato direttamente nelle strade della città la nostra propaganda rivoluzionaria.
La stagione del comunismo a Livorno e in Toscana non e' affatto conclusa come vorrebbe qualcuno interessato.
Ci danno molto entusiasmo i due compagni entrati nel consiglio comunale di Castiglion Fiorentino dove con il risultato del 17,2% si opporranno contro un sindaco di destra (eletto anche per merito  dell' appoggio assurdo del PRC provinciale aretino) e dove porteranno un programma autenticamente rivoluzionario.

Nella patria del "renzismo" i nostri 500 voti militanti sono voti che pesano e che saranno la nostra base di partenza per un opposizione intransigente nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini più deboli per la salute, la casa, il territorio e coerentemente antifascisti.
Solo la rivoluzione cambia le cose

Ruggero Rognoni
Partito Comunista dei Lavoratori
Della Toscana
 


26 Maggio 2014

Il Partito Comunista dei Lavoratori ottiene il 17,29% alle elezioni amministrative di Castiglion Fiorentino (AR) e si aggiudica due consiglieri comunali.


Vogliamo prima di tutto ringraziare tutti i 1.227 cittadini che hanno creduto nella nostra lista, nei nostri candidati, e nel nostro programma, quei cittadini che hanno voluto premiare la nostra coerenza, la nostra passione, e l’ostinazione nel voler portare avanti le nostre idee e le nostre proposte, facendoci passare, in tre anni, dal 3,01% al 17,29%.
Il Comune di Castiglion Fiorentino ha vissuto degli anni difficili, il dissesto finanziario, causato dal Partito Democratico e da un’opposizione che non ha fatto il proprio dovere, ha messo in ginocchio l’intero paese e ne hanno pagato le spese solo i cittadini.
Oggi il PD si è finalmente visto recapitare il conto, subendo una sconfitta epocale. Ma la sconfitta coinvolge purtroppo anche tutto il paese, consegnato nelle mani di un sindaco di Centro Destra ed di una giunta di cui farà parte anche il responsabile locale di Casapound.
La nostra presenza in consiglio comunale diventa così doppiamente importante perché solo il nostro partito sarà in grado di portare avanti un’opposizione vera, seria e responsabile, volta a tutelare chi finora ha pagato il prezzo più caro.

26 Maggio 2014
Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione Provinciale di Arezzo

RUGGERI, RASPANTI, NOGARIN IL GIOCO DELLE TRE CARTE PER NON CAMBIARE NULLA

 
Dopo queste elezioni, Confindustria e i poteri forti ad essa legati continueranno a dormire sonni tranquilli.  Quello che si prospetta, a parte quasi improbabili sorprese, è un ballottaggio. Qualunque siano i due principali candidati sindaci in lotta al secondo turno, tra Ruggeri ( una lista chiaramente di centro sinistra di governo ) , Raspanti (una sinistra alternativa governista) e Nogarin ( movimento 5 strelle ) per i poteri forti della città e i progetti di Confindustria non cambierà nulla.  In più di un mese di campagna elettorale a parte parole d’ordine di principio verso un generico “lavoro”  non è arrivato nulla di  diverso in difesa  dei diritti dei lavoratori  e dei precari. Non è una sorpresa per una forza al governo come il PD che ha prodotto il Decreto Poletti o dal Movimento 5 Stelle propugnatore del reddito contro il lavoro.
Viceversa da parte della Sinistra Governista di Buon Giorno Livorno non schierarsi apertamente e con forza contro i provvedimenti peggiori del governo Renzi ha una sola spiegazione: la continuità di intenti di partiti al suo interno come il PRC, i Comunisti Italiani  e settori transfughi di SEL  con le catastrofiche scelte condivise con il PD in Regione Toscana con le privatizzazioni, la sanità fino a ieri.  Se andremo al ballottaggio è molto probabile un apparentamento o dichiarazioni di alleanza tra Buon Giorno Livorno e il Movimento 5 Stelle contro Ruggeri del PD in nome di un sfrenato governismo.  Ma anche questa non è una sorpresa.  La lista Tsipras tramite il suo portavoce Barbara Spinelli appoggiata da Buon Giorno Livorno, nei giorni scorsi ha dichiarato  che è  "possibile iniziare un rapporto con Beppe Grillo in Europa". Ancora una volta come ai tempi del peggiore Bertinotti la sinistra governista di BL si appresta a Livorno a svendere anche la sua blanda opposizione ai nefasti programmi confindustriali nel territorio  pur di andare al governo della città.
Il Partito Comunista dei Lavoratori si opporrà in tutti i modi perché la voce della parte più debole dei cittadini livornesi non venga messa a tacere in nome della continuità del PD o del governismo suicida di Buon Giorno L. o del progetto plebiscitario antioperaio del Movimento 5 stelle, riorganizzando una sinistra che non tradisce coerentemente anticapitalista.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
SEZIONE PROVINCIALE DI LIVORNO

RENZI INAUGURA LA MACELLERIA SOCIALE. IL PCL, SEMPRE ACCANTO AGLI SFRUTTATI. MANIFESTAZIONE IL 17 MAGGIO

Senza troppe reticenze, alla fine, l’esecutivo di Renzi, ha mostrato il suo volto: il governo dei Guidi, Poletti e Lupi e della BCE, in Pier Carlo Padoan, ha fatto proprie quelle stesse soluzioni adottate negli ultimi anni dai governi di centro destra e centro sinistra e nel caso del giovane premier, in un crescendo reazionario di obbedienza e conferma a tutte le politiche di austerity, quelle nazionali e quelle dettate dall’Europa. 
Quelle che con compiacimento, ripetitività e sottolineatura, Renzi chiama il “gigantesco piano di riforme” e l’euroscommessa, si stanno, di fatto, risolvendo nell’impoverimento progressivo e drammatico delle classi subalterne, in un più generale depauperamento delle vite e delle speranze della gente, tutto questo nei meccanismi di una crisi economica, che lascia, in maniera esponenziale, senza fiato e risorse milioni di persone.
Il decreto legge 34, più noto come Jobs Act, determina, in maniera ancora più profonda e netta, la precarietà sul lavoro, facendo macelleria dei diritti sindacali e rendendo più forti le politiche padronali che alla disoccupazione, rispondono non con il lavoro, ma inventandosi forme sempre più di mortificazione e sfruttamento.
Con il decreto sul lavoro, che oramai è legge dello stato, vengono, di fatto, a mancare, quelle forme contrattuali, come il contratto a tempo indeterminato, che garantivano un minimo di sicurezza: il nuovo dispositivo prevede la stipula di contratti a termine, che possono esser prorogati per cinque volte, nel massimo di un arco di tempo di tre anni, senza che, di fatto, si risolvano in un’assunzione definitiva.
In aggiunta, a rendere più semplice il meccanismo di tale scempio, vi è il decreto Poletti, che eliminando ogni forma di cautela e garanzia e quindi di controllo sulla formazione del contratto di apprendistato, rende il lavoratore assolutamente indifeso e merce di scambio del datore di lavoro, al punto che, nelle piccole aziende, quelle con meno di trenta dipendenti, ilo datore di lavoro, può privarsi del suo dipendente senza alcun bonus o fuoriuscita, non dovendo neanche versare salario e contributi.
Alla criticità di questo quadro per l’emergenza lavoro, si aggiunge quello per l’emergenza abitativa, condizione verso la quale la repressione usa una mano brutale e senza appello: ai proletari e sottoproletari, viene negato il dritto primario dell’abitare una casa, mentre banche, proprietari, speculatori e mercanti di ogni genere ingrassano e ampliano il proprio giro d’affari, guazzando in un meccanismo perverso che si preoccupa di rilanciare i meccanismi della rendita e che rimane indifferente alle istanze di chi non ha alcuna risorsa.
È vergognoso quanto stabilisce il decreto Renzi - Lupi: le “famiglie impoverite” costrette a vivere in immobili occupati “abusivamente” non potranno più votare, non potranno più iscrivere i figli a scuola, non potranno più accedere all’assistenza del servizio sanitario, non potranno più ottenere, se stranieri, la cittadinanza italiana e non potranno avere l’allaccio alle utenze di acqua, luce e gas, il tutto senza che sia prevista per essi nessuna alternativa alloggiativa se non, letteralmente, trasferirsi sotto un ponte.
Non solo in Toscana, ma in tutto resto del paese, il PD si pone a difesa di interessi forti, delle oligarchie bancarie, della finanza, degli imprenditori edili, delle cooperative, rendendosi, ancora una volta, protagonista del vuoto e ridondante chiacchiericcio che in campagna elettorale argomenta di politiche del lavoro, di casa, della gestione delle risorse pubbliche e del territorio, ignorando la realtà dei nuovi e vecchi poveri, la realtà di chi non arriva a fine mese, la realtà di chi un lavoro non lo ha o se lo ha, è senza lo spiraglio di un futuro, in una società che criminalizza la miseria in maniera crescente e crudele.
Sabato 17 maggio, il PCL sarà presente, alle ore 15, a Piazza San Marco, con la propria rabbia e la propria lotta, accanto alle classi sfruttate, agli sfrattati, ai precari, a quanti vivono una condizione di disagio e al fianco di tutti quelli che il Capitale, in questo momento storico, continua a strangolare in una morsa senza precedenti.

Partito Comunista dei Lavoratori - Firenze

COMUNICATO STAMPA DEL PCL AREZZO IN MERITO ALL'INDICAZIONE DI VOTO DATA DAL SEGRETARIO PROVINCIALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA PER LA LISTA DI CENTRO-DESTRA

Ci pare doveroso esprimere alcune brevi considerazioni sulle prese di posizione del segretario provinciale di Rifondazione Comunista a proposito delle elezioni amministrative a Castiglion Fiorentino.
Pur nell’attuale confusione ideale e politica in cui si trova attualmente Rifondazione Comunista, consideriamo come minimo un atto grave e cialtronesco arrivare a dare indicazioni di voto per una lista di centro-destra che presenta candidati espressi da una forza politica di estrema destra come casapound.
Teniamo a precisare inoltre, per quanti ancora non lo sappiano, che il Partito Comunista dei Lavoratori e Rifondazione Comunista sono due partiti ben distinti tra loro con storie di coerenza ben diverse e metodi di azione politica – anche nei confronti dei propri militanti – estremamente differenti.
Possiamo comprendere ma non condividere l’astio che i dirigenti di Rifondazione nutrono nei nostri confronti fin da quando i nostri compagni uscirono da quel partito, sempre troppo pronto ad accodarsi al centro-sinistra. Ciononostante consideriamo l’uscita del segretario di Rifondazione un atto che offende in primo luogo i militanti perbene del suo stesso partito; ci sentiamo in dovere di esprimere solidarietà a tutti coloro che ancora credono in quel partito, al loro candidato a sindaco nel comune di Cortona, probabilmente il più danneggiato da un’uscita umorale, illogica,  politicamente grave ed irresponsabile e suscettibile come minimo di interpretazioni malevole.
Vogliamo riaffermare di fronte al nostro elettorato, ai nostri iscritti, ai nostri militanti la volontà di batterci nonostante i nostri avversari non si fermino davvero di fronte a nulla: basta vedere i metodi che utilizzano nel “confronto” politico per capire con chi si ha a che fare.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Arezzo

Di seguito il link all'articolo in cui Fausto Tenti, Segretario provinciale del PRC, invita a votare la lista del centro-destra "Libera Castiglioni"