SNOBBATURE E DISCRIMINAZIONI


Domenica 22 giugno, a conclusione della “Festa del Cittadino”, una tre giorni organizzata dal M5S pistoiese al circolo ARCI di Bonelle (PT), si è svolto un dibattito pubblico con l’onorevole Luigi di Maio, pentastellato vicepresidente della Camera.

Sul quotidiano pistoiese online “Linee Future” del 24 giugno, con l’articolo “Che strano, eh?” viene stigmatizzato il fatto che nessuno dei media locali era presente a quell’incontro e che gli unici giornalisti presenti al dibattito erano quelli della loro redazione.

Evidentemente per qualche ragione (politica?) anche la stampa locale non ha ritenuto opportuno dare risalto a quell’evento e lo ha snobbato. E di ciò “Linee Future”  ci è parso più stizzito e rammaricato che compiaciuto.

Vogliamo citare questo fatto non certo per solidarietà nei confronti del Movimento 5 Stelle, dal quale siamo politicamente lontani anni luce e su posizioni diametralmente opposte, ma perché mette in evidenza una certa riluttanza da parte di certi media e di certi giornalisti a dare spazio alle opposizioni politiche, salvo non siano “le opposizione di Sua Maestà”.

E perché vogliamo evidenziare che come Partito Comunista dei Lavoratori da questa discriminazione ne siamo sicuramente e a dismisura più colpiti dei Grillini, in quanto da anni siamo sistematicamente ignorati, a livello locale e a livello nazionale. 

Peraltro vogliamo anche rilevare, senza assolutamente voler fare dell’inutile e patetico vittimismo, come nei nostri confronti la discriminazione non sia attuata dai soli media ma anche da quasi tutta la classe politica in generale.

E a questo proposito vogliamo tirare in ballo proprio Beppe Grillo al quale il portavoce nazionale del PCL Marco Ferrando, nel settembre del 2012, rivolse l’invito a confrontarsi politicamente in un contraddittorio pubblico. A tutt’oggi  non è ancora pervenuta alcuna risposta. 
Evidentemente anche Grillo avrà avuto i suoi buoni motivi politici per ignorare quella proposta. Magari dettati dal fatto che il PCL è l’unico partito che ha sempre combattuto ogni governo locale e nazionale, di qualunque colore e a prescindere dalla composizione. E dunque non attaccabile con gli argomenti che Grillo solitamente usa nei confronti di tutti gli altri partiti “governisti”.


PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - PISTOIA

PRC: MORIRE SENZA DIGNITÀ

 
 
Il comunicato della Federazione di Pistoia del PRC relativo all’esito delle elezioni comunali di Montecatini Terme, ci appare francamente penoso e indecoroso.


Un documento che ancora una volta rende manifesto un PRC allo sbando, nella confusione più totale, ormai da tempo privo di una linea politica di classe quale si addirebbe ad una formazione politica che si richiama al Comunismo.

Lo vediamo a livello nazionale dove, dopo la disfatta dell’Arcobaleno e della lista Ingroia, esulta per il risultato alle Europee di una lista civica senza nessun riferimento esplicito di sinistra, che gli consente, dopo aver raggiunto il quorum per un pelo, di occupare con la Forenza una poltrona in quel parlamento borghese.
Ma pur sempre alla coda di intellettuali borghesi facenti capo al giornale La Repubblica come la Spinelli e Maltese che, da liberal progressisti quali sono, stanno già cercando un accordo di coalizione col PD e col PSE. Lo stesso Tsipras, acclamato a gran voce dal PRC, ha dichiarato di non essere contrario alla candidatura di Juncker del PPE alla presidenza della Commissione Europea.
Sarebbe interessante sapere quanti compagni di Rifondazione che si sono impegnati nella raccolta firme si sentono in linea con queste scelte.


Scelte peraltro in continuità con quello che sta accadendo da anni ad ogni livello, dove vediamo il PRC alla ricerca affannosa di accordi col PD per ottenere qualche poltroncina o strapuntino nelle varie assemblee istituzionali. E quando questo non avviene, oppure, dove questa collaborazione viene respinta,  o non si presenta (come a Montecatini) o si nasconde in liste civiche. Quando non dà indicazioni di voto per il M5S di Grillo (quello che a Piombino urlava contro la “peste rossa”) in compagnia di fascisti, come a Livorno. O addirittura al candidato di una lista civica di destra sostenuta anche dai fascisti di Casa Pound, come a Castiglion Fiorentino.

Il PRC ha scelto la strada più sicura per morire, ma senza dignità.

Ma “Chi ha compagni non morirà”.
Per questo, come Partito Comunista dei Lavoratori, facciamo appello a tutti quei compagni che ancora aderiscono a quel partito di prendere finalmente atto della deriva irreversibile del PRC e di darci una mano nella costruzione di un Partito veramente Comunista, anticapitalista, rivoluzionario.
Perché i comunisti non vanno a braccetto con i borghesi, non tradiscono i lavoratori e gli sfruttati.
IL PCL non l’ha mai fatto e mai lo farà.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - PISTOIA

ATTENTATO CONTRO LA SEDE PROVINCIALE DEL PD DI FIRENZE. COME CREARE UN MOSTRO DA PRIMA PAGINA.

Questa mattina gli organi di stampa a proposito dell’ attentato di ieri alla sede provinciale del Partito Democratico di Firenze hanno già eseguito il loro processo ed emesso la loro sentenza.
I colpevoli sono all’ interno dei movimenti che si battono contro l’ Alta Velocità e dentro i movimenti antagonisti di Firenze e Livorno. Vengono messe in relazione scritte apparse sui muri e anche l’ accesa campagna politica che si è determinata in queste settimane per le elezioni europee ed amministrative.
E’ la storia che si ripete. Vengono tolte dagli armadi della vergogna mediatica i peggiori arnesi di una propaganda provocatoria e strumentale per colpire con la calunnia movimenti ed ambienti politici che nulla hanno a che fare con il terrorismo individuale. Si parla addirittura di opposti estremismi per la sconfitta elettorale del PD a Livorno e vengono già sbattuti in prima pagina i NO TAV come responsabili della bomba di Firenze.  Il Partito Comunista dei Lavoratori che si batte ogni giorno per la costruzione di un movimento di massa di lotta di classe per il diritto al lavoro alla casa e per la difesa dell’ ambiente utilizzerà tutti gli strumenti della controinformazione per respingere questa montatura mediatica.
Le bombe in Italia le mettono i fascisti e gli apparati deviati dello stato come lo hanno dimostrato le stragi degli anni settanta.  Nello stesso tempo ribadiamo con forza che solo una vertenza generale che riunisca tutte le lotte in un fronte unico contro il governo confindustriale di Matteo Renzi può cambiare la difficile  situazione nella quale versano i lavoratori.


Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento della Toscana 

11 GIUGNO - FIRENZE

 
 
MERCOLEDI 11 GIUGNO ORE 21:30
 
VIA DEGLI ALFANI, 13/R

ASSEMBLEA PUBBLICA

DAL VOTO ALLA MILITANZA, LA PROPOSTA DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

INTERVIENE ARMANDO TRONCA

LIVORNO: L' EVOLUZIONE DELL' ATTUALE CONFUSIONE A SINISTRA

Livorno ha un nuovo sindaco: Filippo Nogarin del Movimento Cinque Stelle. Una vittoria conseguita con 36.000 voti su 137.000 iscritti nelle liste elettorali. ( circa il 26% dei livornesi con diritto di voto ). Un voto che tutti i media hanno definito storico per il passaggio del PD all’ opposizione. Un partito confindustriale con sintonie massoniche, arrogante contro il mondo del lavoro e contro il territorio. Disoccupazione,emergenza casa, inquinamento e speculazione infatti hanno accompagnato le precedenti amministrazioni DS e PD. In una situazione di fortissima crisi del movimento operaio e delle sue espressioni, nel vuoto di una bassissima coscienza di classe, i lavoratori livornesi non sono andati a votare oppure si sono affidati al miraggio della “svolta” di un nuovo sindaco a 5 stelle. Che sia un miraggio lo dimostrano le analisi e un programma mascherato da priorità ambientali, ma rivolto essenzialmente verso le esigenze della piccola media borghesia in funzione antioperaia. Basterebbe ricordare il discorso a favore del reddito e contro il lavoro sbandierato a Piombino di fronte agli operai della Lucchini da parte di Beppe Grillo. Quello che maggiormente è sconcertante è l’ appoggio della sinistra così detta alternativa o antagonista al candidato del Mov.5Stelle. Un passaggio con dei risvolti nazionali all’ interno della confusione generata dentro la lista Tsipras che si è dichirata disponibile ad unità di intenti con il M5s. Un appoggio palesemente opportunista che rasenta il grottesco quando è nello stesso piano di azione di destre estreme, candidati renziani, esponenti padronali più o meno reazionari. Invece di organizzare un movimento di classe, di lotta e di massa contro il potere del PD ci si affida alla mera speranza di una lista reazionaria e anticomunista. Il nuovo sindaco si definisce, come spesso dichiara, uomo che arriva dalla sinistra che “grillizzerà” tutta Livorno. I marxisti rivoluzionari del PCL non si faranno certamente “grillizzare” da questo momentaneo successo di una lista dai chiari interessi della borghesia. Contrasteremo anche l’ opportunismo di quelle forze di sinistra che hanno cambiato la realtà delle lotte per un falso e veloce successo immediato applicando noi per primi gli insegnamenti di Lenin: 

“Sappiamo che: Determinare la propria condotta caso per caso: adattarsi agli avvenimenti del giorno, alle svolte provocate da piccoli fatti politici; dimenticare gli interessi vitali del proletariato e i tratti fondamentali di tutto il regime capitalista, di tutta l'evoluzione del capitalismo; sacrificare questi interessi vitali a un vantaggio reale o supposto del momento, tale è la politica revisionista.” 

PCL SEZIONE PROVINCIALE DI LIVORNO 


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COMUNICATO NAZIONALE PCL SULLE ELEZIONI LIVORNESI 


A LIVORNO LA SINISTRA HA PERSO NON IL SINDACO ...MA LA TESTA 

Il PD paga a Livorno il ruolo di padre padrone, nell'intreccio con i poteri forti della città contro i lavoratori. La sua sconfitta non è ragione né di sorpresa nè di scandalo. E' invece ragione di scandalo il fatto che la sinistra abbia sostenuto al ballottaggio il candidato a 5 Stelle , e oggi saluti la sua vittoria come propria vittoria. E' tanto più umiliante se tutto questo avviene a Livorno, patria fondativa del Partito Comunista rivoluzionario di Gramsci e Bordiga. 

A differenza di SEL e PRC siamo ovunque e da sempre alternativi al PD, ne denunciamo da sempre la natura borghese, ci opponiamo coerentemente alle sue politiche nazionali e locali, rifiutando ogni compromissione ministeriale o assessorile . Anche a Livorno, come ovunque possibile, il PCL è stato presente con una propria lista e un proprio candidato sindaco in contrapposizione al PD e al centrosinistra. 

Ma non si può contrastare il PD da sinistra sostenendo il grillismo, amico di Farage. L'M5S è un movimento reazionario, che persegue una Repubblica plebiscitaria e l'abolizione di ogni partito e sindacato. Il fatto che questo movimento capitalizzi parte del popolo di sinistra, è una ragione di allarme in più, non in meno. Il fatto che gruppi dirigenti di una sinistra che si vorrebbe “radicale” appoggino questo movimento reazionario “contro il PD”- salvo prendere assessori a braccetto col PD contro i lavoratori in tanta parte d'Italia- misura l'assenza totale di principi e una deriva senza ritorno. 

Il PCL si opporrà alla giunta reazionaria grillina a Livorno come è all'opposizione delle giunte grilline a Parma e Ragusa. Tutte non caso privatizzatrici e anti operaie. 


PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI