
E' la conferma di un dato generale: quella di un partito organizzato,
certo piccolo, ma dotato di un insediamento sociale e territoriale
nazionale.
In particolare, siamo oggi l'unica lista autonoma della sinistra di
classe, legata al movimento operaio. L'unica contrassegnata dal simbolo
della Falce e Martello. L'unica in ogni caso basata su un programma
anticapitalista per una Repubblica dei lavoratori: non dei capitalisti,
dei magistrati, dei comici guru.
SEL ha preferito subordinarsi al PD liberale, in attesa di ministeri.
PRC e PDCI hanno scelto di subordinarsi a Di Pietro e alle procure,
imboscandosi nell'arancione.
Il PCL fa proprie le ragioni centrali del lavoro e di una prospettiva
socialista. E si batterà prima e dopo il voto per unire attorno alla
battaglia anticapitalista tutte le migliori energie del movimento
operaio e dell'opposizione sociale.
Perchè, come abbiamo scritto nel nostro programma, “solo una rivoluzione
può cambiare le cose”: la nostra campagna elettorale, nonostante la
debolezza dei nostri mezzi, sarà al servizio di questa verità.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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