La repressione del dissenso entra a Livorno.

Il clima politico in città e' cambiato.

Le cariche di Venerdì sera e quelle a freddo di sabato pomeriggio in piazza Cavour sono il preciso segnale politico che il clima e' cambiato e che si apre una nuova fase in città dove il confronto seppur aspro e aperto e la tolleranza verso il dissenso alle logiche del potere istituzionale non saranno più tollerati.  Livorno deve essere omologato alla logica nazionale. Non esistono isole "felici" di tolleranza. Che esse siano opposizioni a mega inceneritori, rigassificatori  o la difesa del posto di lavoro.

La repressione sarà il nuovo fattore da considerare ogni qualvolta i cittadini, i lavoratori e i giovani vorranno organizzarsi ed opporsi alle logiche del profitto dei poteri forti che vogliono trasformare questa città e questo territorio.
Se gli "apparati" continueranno in questa logica che rientra nelle direttive del governo Monti che ha tutto l' intento a risolvere i "problemi politici" con la repressione etichettandoli come "problemi di ordine pubblico" , avranno la responsabilità di avere contro un intera città.
Valutino attentamente questo aspetto anche quelle forze politiche che sono al governo nelle istituzioni locali.

Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime  la solidarietà a chi è stato brutalmente malmenato in questi giorni durante le cariche della polizia e sarà presente alle iniziative in città per difendere insieme ai cittadini e ai lavoratori il dissenso ed esprimere la rabbia contro chi ha usato contro i manifestanti la violenza come messaggio politico.

Partito Comunista dei Lavoratori - Toscana

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