Dopo le
violente cariche alla passeggiata No Tav e le molestie sessuali subite
da una militante No Tav da un gruppo di poliziotti di venerdi 20 luglio
si è aperta, come da manuale, l’ennesima caccia alle streghe contro il
movimento. Decine di perquisizioni hanno colpito attivisti e militanti
No Tav, sia in Val di Susa che a Torino. Si è arrivati a prospettare
addirittura l’accusa di terrorismo contro compagni e compagne che ormai
da anni sono in prima fila in questa lotta. La stampa borghese, compatta
come non mai, fa da
gran cassa alle operazioni repressive continuando a gettare fango
contro un movimento popolare che resiste da 20 anni a repressione,
manganellate, menzogne, ecc. In prima fila si distingue come sempre la
stampa filo PD ed in particolare Repubblica che ormai identifica la
lotta No Tav come la possibile palestra di una probabile esplosione
sociale nel nostro paese.
Noi
invece vogliamo ribaltare il discorso che ci viene propinato ormai da
anni su questa sacrosanta battaglia. Violento non è chi si oppone, anche
con la forza quando necessario, ad un progetto folle dal punto di vista
economico e devastante dal punto di vista ambientale, il violento è
invece chi cerca con ogni mezzo necessario di far passare questo
progetto (nonostante la contrarietà della stragrande maggioranza della
popolazione della valle). Violento è chi usa le forze repressive
(polizia e
carabinieri) per reprimere manifestazioni, per intimidire i militanti
con le denunce, con i processi, chi usa la stampa compiacente per far
passare una visione dei fatti completamente distorta e spesso e
volentieri totalmente falsa. Violento è chi usa il proprio potere
economico per stravolgere la verità, violento è chi distrugge l’ambiente
per portare a termine l’affare del secolo, violento è chi non rispetta
il volere della popolazione della valle. In poche parole violento e
terrorista è lo stato italiano, che pur di portare a termine una opera
(definita da più parti la torta del secolo per i politici) è pronto a
scatenare la guerra contro una popolazione intera e in particolare
contro la sua avanguardia organizzata.
Il
Partito Comunista dei Lavoratori è al fianco del movimento No Tav ed in
particolare dei compagni e delle compagne che sono stati
vittima in questi giorni della “giustizia borghese”, non possiamo altro
che far nostre le parole d’ordine del movimento No Tav: INSIEME SI
PARTE INSIEME SI TORNA
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI TOSCANA
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