Lo smisurato dispiegamento
di forze che gli organi preposti alla “sicurezza” della città hanno mandato
contro 16 famiglie di cittadini in condizioni precarie che occupano i locali
abbandonati dello stabile ex ASL 6 ha un significato politico surreale con metodologie
da dittatura sudamericana.
Cosa avrebbero voluto
dimostrare alla città di Livorno con questa fenomenale operazione poliziesca?
Forse che delle “pericolosissime” famiglie di cittadini in difficoltà
rappresentano la principale minaccia per la vita tranquilla dei benpensanti, della
borghesia e dei poteri forti che controllano i grandi affari di una città in
trasformazione? E’ incredibile che la magistratura invece di portare l’
attenzione sui responsabili del declino di una città, conseguenza delle
speculazioni, delle nocività e degli sfruttamenti selvaggi del territorio,
porti l’attenzione contro la disperazione dei più deboli.
Sappiamo molto bene che il
giro di soldi e di potere che sta passando tra le mani di chi gestisce progetti
come il nuovo ospedale o il rigassificatore vale di più che un emergenza
abitativa o della mancanza di lavoro. E’ l’immagine che conta in questo momento
e questa immagine ci parla di una magistratura e una polizia in grande lustro a
dimostrare chi e cosa innanzi tutto, compresa
la disperazione, deve essere difeso.
Il messaggio politico che
ne deriva è molto chiaro e ne prendiamo atto. Sta per iniziare la solita
baraonda elettorale per il nuovo sindaco di questa città. I giochi e le pedine
si stanno muovendo per essere accondiscendenti e servili nei confronti di chi
gestisce i poteri forti. Come militanti in difesa dei più deboli ci batteremo
per denunciare i soprusi e le ingiustizie in questa città In questo modo
fattivo, porteremo la massima solidarietà a chi a ancora una volta ha dovuto
subire gli effetti di una repressione irresponsabile.
PARTITO
COMUNISTA DEI LAVORATORI
SEZ. PROVINCIALE DI
LIVORNO
Nessun commento:
Posta un commento