PROGRAMMA ELETTORALE DEL PCL - SEZ. PISTOIA

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2012 - COMUNE DI PISTOIA
MARIO CAPECCHI CANDIDATO A SINDACO PER IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
PRESENTAZIONE
Il mio nome è Mario Capecchi. Sono nato a Pistoia il 13 giugno del 1949, e attualmente sono residente nel comune di Serravalle Pistoiese. Dopo aver ottenuto la licenza di scuola media inferiore (e dopo una fugace apparizione di tre mesi nella scuola media superiore), nel febbraio del 1964 ho iniziato a lavorare in una nota azienda cittadina operante nel settore auto. Nel 1970, ho iniziato la mia attività privata nel ramo dei pubblici esercizi, praticata nel tempo in diversi locali di Pistoia o del circondario, coadiuvato anche dai familiari, fino alla cessazione definitiva avvenuta nel febbraio del 2010. Adesso sono titolare di una pensione di vecchiaia al minimo di 480,00 euro mensili.
Sul finire del 2009 mi sono impegnato per dare vita alla sezione di Pistoia del Partito Comunista dei Lavoratori, della quale sono tuttora il coordinatore provinciale.
PROGRAMMA
La mia candidatura a Sindaco del comune di Pistoia in rappresentanza del Partito Comunista dei Lavoratori, si caratterizza e si basa sulla proposta di un programma che, oltre alla tutela dei diritti elementari, fondamentali e irrinunciabili di ogni persona, si faccia interprete e vada incontro anche alle reali e concrete necessità specifiche della cittadinanza pistoiese.
All’interno di questo quadro di fondo, che ritengo possa essere largamente condiviso dalla grande maggioranza della popolazione, penso che possano coesistere e amalgamarsi fra loro, e dunque non trovarsi in contrapposizione, ogni specifica aspirazione ad una esistenza individuale e collettiva condotta e vissuta con quella tranquillità sociale che già l’attuale livello scientifico e tecnologico raggiunto potrebbe facilmente garantire ed assicurare.
Sono convinto però che questa garanzia possa e debba essere effettivamente esercitata e attuata, anche da parte dell’Amministrazione Comunale, soltanto se sganciata e resa autonoma dai condizionamenti imposti alla politica dal potere economico e finanziario in generale, e tanto più oggi, in modo particolare dal potere delle banche. Ritengo che non sia accettabile subordinare il raggiungimento e il mantenimento di quel livello di civiltà auspicato e condiviso dalla maggioranza dei cittadini, alle logiche delle Spa, pubbliche o private che siano, e dunque al soddisfacimento degli interessi privati di manager, o degli intrallazzi della peggior politica e/o dei profitti di una minoranza di soggetti sfruttatori, parassiti, speculatori, a cui quei poteri oggi dominanti fanno capo.
E dunque, per operare una netta soluzione di continuità con quel sistema socio-economico in cui anche le passate Amministrazioni Comunali pistoiesi si sono largamente riconosciute e a cui si sono, e ancor oggi lo sono, palesemente uniformate nelle loro opzioni e scelte programmatiche, ritengo che sia necessario iniziare in tempi brevi a programmare un futuro per la città, e per tutto il territorio, a misura delle persone, e non a misura degli interessi corporativi di casta a livello politico, o imprenditoriali, in senso lato, a livello economico.
In questo senso e in questa prospettiva ho sviluppato il mio programma, incentrato su una serie di punti base che ritengo imprescindibili sia sul piano etico e morale, sia sul piano strettamente amministrativo e a cui mi impegno, con tutti gli strumenti che avrò a disposizione, a dare la priorità attuativa:
- Chiusura immediata di Casa Pound e divieto d’insediamento futuro di ogni altra associazione che abbia il fascismo come uno dei suoi riferimenti e/o che comunque del fascismo faccia apologia.
- Drastica e significativa riduzione degli emolumenti e delle retribuzioni degli amministratori e dei dirigenti dei vari servizi comunali. Non è ammissibile chiedere sacrifici ai cittadini tagliando o riducendo i servizi essenziali e, allo stesso tempo, mantenere certi livelli retributivi francamente esagerati e ingiustificati, o comunque di privilegio.
- Operare in assoluta continuità e uniformità con gli esiti referendari in ordine alla ripubblicizzazione dei servizi, in modo particolare a quelli che riguardano l’acqua. E comunque, in linea più generale, operare per uscire dalla logica delle Spa nell’affidamento dei servizi al cittadino, in qualunque campo trovino applicazione.
- Operare per un recupero e un miglior utilizzo del patrimonio edilizio pubblico e privato in generale e di quello scolastico in particolare. Operare per rendere più efficienti e sufficienti i servizi pubblici per l’infanzia e per la scuola, superando la logica della sussidiarietà e comunque demotivando e disincentivando, anche attraverso l’eliminazione di ogni contributo pubblico, il ricorso alle strutture private anche di carattere religioso.
- Operare per un miglioramento e un potenziamento del trasporto pubblico, sia sulle tratte di collegamento con le zone esterne e ai margini del territorio comunale, sia su quelle cittadine. In questo contesto va inserito anche il progressivo allargamento della ZTL, supportato dalla realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori e da un efficiente servizio continuativo di bus navetta. Parallelamente, l’assoluta contrarietà ad ogni ipotesi di nuovi parcheggi all’interno del perimetro cittadino, per esempio quello già programmato di piazza S. Bartolomeo.
- Operare per un migliore collegamento, anche e soprattutto dei territori montani, con tutta l’area metropolitana attraverso il potenziamento e un maggiore e migliore utilizzo della rete ferroviaria, anche dando parallelamente priorità all’attuazione di quel progetto di raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca-Viareggio di cui si parla ormai da decenni. In contrapposizione e in alternativa alla sciagurata scelta di una terza corsia autostradale, che avrebbe un terrificante impatto ambientale su un territorio già al limite di ogni ragionevole livello di sicurezza. Ritengo che un sostanziale ed effettivo miglioramento del TPL sia condizione essenziale per la difesa e il rilancio delle zone collinari e montane, e dunque anche per le condizioni sociali della popolazione residente o comunque a vario titolo interessata, molte volte penalizzata proprio dalla carenza di quel servizio indispensabile.
- Anche in diretta relazione a questo potenziamento del trasporto pubblico locale su ferro, assume una particolare rilevanza la difesa incondizionata del patrimonio costituito dalla Breda. Per questo ritengo che sia d’importanza vitale, anche per il tessuto economico e sociale di Pistoia, il mantenimento della proprietà pubblica dell’Azienda. e dunque la necessità di opporsi nella maniera più assoluta ad ogni ipotesi di una sua vendita o di un suo ridimensionamento. Ritengo perciò doveroso e prioritario dare un sostegno attivo, di qualunque tipo e a qualunque livello, a tutte le forme di lotta che i lavoratori riterranno necessarie per salvaguardare l’insediamento produttivo e il loro posto di lavoro.
- Proprio sotto l’aspetto ambientale cui ho accennato in precedenza, operare diffusamente e in maniera capillare per verificare e fare in modo che i livelli di salute dei cittadini, di sicurezza abitativa, e quella più in generale dell’intero territorio comunale, siano tutelati e garantiti nella maniera più assoluta, e non siano in qualunque modo sacrificati sull’altare di quella specifica vocazione della città di Pistoia nel settore florovivaistico. A sostegno di questa finalità, penso all’incentivazione di una graduale se pur limitata riconversione di parte del territorio ora dedicata al florovivaismo a un uso più specificamente agricolo, sicuramente più in linea con la pubblica utilità e infinitamente meno impattante sotto il profilo ambientale.
- E ancora sotto l’aspetto ambientale, operare per una maggiore razionalità nella produzione e nella gestione dei rifiuti privilegiando il riutilizzo e estendendo la raccolta porta a porta. Ottimizzare al massimo una vera e effettiva raccolta differenziata, in modo da ridurre progressivamente al minimo, e in prospettiva eliminare, il ricorso all’incenerimento per lo smaltimento dei rifiuti, causa delle micidiali emissioni di polveri sottili di varia misura, ormai riconosciute dalla scienza medica, come estremamente pericolose per la salute dei cittadini.
- Operare per un ampliamento degli spazi pubblici riservati allo sport, alle aree a verde per l’infanzia e per gli anziani e più in generale per la totalità della cittadinanza, evitando inusuali commistioni fra le diverse necessità. Come, per esempio nel caso di Bonelle – una borgata all’immediata periferia della città –, dove una larga fetta degli spazi dedicati al verde pubblico è stata sacrificata per soddisfare le esigenze, anche di business, di una società sportiva operante nel settore calcio, oltretutto deturpando in maniera veramente oscena quel piccolo ma importante spazio di cui la comunità locale andava giustamente fiera.
Come premesso, questi, in linea di massima, sono i pochi punti base su cui intendo articolare e orientare, nella più totale autonomia, la mia attività di Sindaco di Pistoia. Voglio precisare che questi rappresentano solamente e indicativamente quel minimo di provvedimenti che è comunque ora
possibile mettere in pratica, nonostante e a prescindere dalla catastrofica politica di tagli agli enti locali messa in atto da tutti i governi di centrodestra o di centrosinistra che si sono alternati alla guida del Paese. Una scellerata politica perseguita con ancor più determinazione dall’attuale governo Monti, diretto rappresentante degli industriali e dei banchieri, che viene ipocritamente definito “tecnico “ per non evidenziare il carattere politico che assumono le misure antipopolari messe in atto, col vergognoso appoggio bipartisan, salvo qualche riserva di facciata, di quasi tutti i partiti istituzionali, compreso quelli che fino a ieri, se pur timidamente, si erano opposti ai governi Berlusconi.
Sono convinto che la Comunità pistoiese abbia bisogno d’interventi più radicali e più incisivi in campo sociale, nel settore produttivo, nella tutela ambientale e, più in generale, in ogni settore in cui si trovi direttamente coinvolta e protagonista. Ma sono proprio le politiche messe in atto a livello centrale che lo impediscono, tagliando in maniera progressiva e sistematica le risorse necessarie e indispensabili. Di conseguenza, solamente un rovesciamento totale e completo di quelle politiche, può assicurare e garantire la realizzazione di quel programma più avanzato e più in linea con le necessità della cittadinanza pistoiese. Dubito che anche le altre forze (compreso quelle che, con un po’ di disinvoltura e in maniera approssimata, continuano a definirsi “comuniste”) o coalizioni politiche che si apprestano a sostenere una loro candidatura, sentano veramente il bisogno, e perciò vogliano impegnarsi – effettivamente e ad ogni livello –, per praticare quella svolta che ritengo fondamentale per la realizzazione di quegli obbiettivi più avanzati.
Una svolta oltretutto resa ancor più necessaria anche a livello più generale, per impedire che il perdurare e il continuo aggravamento della crisi economica causata dal fallimento ormai conclamato del sistema capitalistico, solleciti quel “sistema” a scaricare ancora una volta sulle spalle dei cittadini, dei lavoratori e dei proletari i costi di quella catastrofe.
È anche per promuovere e dare forza e sostegno a questi obiettivi politici più generali, che chiedo il voto ai cittadini pistoiesi. Un voto che comunque sarà utilizzato in totale autonomia, e dunque in assoluta e netta alternativa ad ogni altro schieramento politico di qualunque colore, unicamente per l’attuazione di quel programma che sinteticamente e indicativamente ho proposto. Con la consapevolezza, che intendo trasmettere a tutti gli elettori, che ciò rappresenta soltanto un primo passo in direzione di un altro ordinamento sociale, alternativo e in netta contrapposizione al capitalismo, che solo un partito comunista, e dunque coerentemente marxista rivoluzionario come il Partito Comunista del Lavoratori, può utilmente perseguire nella sua piena autonomia.
LIBERA IL FUTURO DI PISTOIA. LIBERA IL TUO FUTURO.
MARIO CAPECCHI SINDACO

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