L'ennesima tragedia sul lavoro si è consumata a Firenze. Un operaio
di 34 anni ha perso la vita stanotte, mentre era di servizio alla
stazione di SMN. Era da solo, senza colleghi che potessero aiutarlo e
senza le protezioni necessarie. Trenitalia ha subito espresso il proprio
cordoglio e il proprio stupore, come se per la prima volta si
accorgesse della carenza di personale e della mancanza di efficaci
misure di sicurezza.
La stessa Trenitalia che licenzia gli
operai che ne denunciano le criticità e l'assenza di controllo ha aperto
un'inchiesta interna, che vi preannunciamo finirà con tante pacche
sulle spalle e innumerevoli messaggi di vicinanza alla moglie e al
figlio di Fabrizio, ma senza un colpevole.
Noi denunciamo
pubblicamente i colpevoli, Moretti in primis, i nuovi padroni privati
delle ferrovie e
tutti quei dirigenti e manager con le tasche gonfie che sfruttano il
lavoro e le vite dei lavoratori, senza assicurare livelli minimi di
sicurezza.
La degenerazione di Trenitalia riflette quella di
un paese allo sbando, concentrato sul tiraemolla tra un politicante e
l'altro, tra l'ascesa e il declino di stelle già marce. Noi proponiamo
la nostra via d'uscita anticapitalista per il governo dei lavoratori a
tutti i livelli contro la logica dei super-manager.
Partito Comunista dei Lavoratori - Firenze
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