Antonio Di Zanni, da poco nominato dal sindaco
di Pistoia Bertinelli presidente del COPIT, sta portando un duro attacco, anche
attraverso la stampa locale, contro i lavoratori di quell’Azienda e i loro
diritti contrattuali. Per massimizzarne gli effetti sta cercando di presentare e dividere i
lavoratori fra buoni e cattivi, fra virtuosi e incapaci. Usa cioè quel “divide
et impera” che, da sempre, è l’arma preferita da chi detiene il potere.
Non è un caso che stia usando parole dure e
offensive nei confronti dei COBAS-COPIT (da lui definiti sedicenti rappresentanti
dei lavoratori), unico sindacato che ha preso le loro difese.
A prescindere dall’aspetto specificamente sindacale
dello scontro in atto, vogliamo sottolineare come, al di là del merito – sul
quale non vogliamo soffermarci in questa occasione ma che comunque chiama in
causa anche il comportamento delle burocrazie sindacali di regime – si voglia
colpevolizzare i lavoratori su singole e pretestuose problematiche, per distogliere
l’attenzione degli utenti e della popolazione in generale verso le vere cause
che producono disorganizzazione e sprechi, disservizi e inefficienze. Che vanno
invece ricercate nelle disposizioni e nelle scelte operate su ogni singolo
aspetto dai Soggetti Istituzionali politici, responsabili, a vario titolo, del
TPL su gomma.
Sappiamo come quei Soggetti addebitano le
carenze del Servizio Pubblico agli insufficienti finanziamenti provenienti da
Stato e Regione. Dunque, implicitamente, riconducono il problema ad una
questione politica. Cioè, chiamano in causa e addossano le colpe a Soggetti che
sono espressione degli stessi partiti politici di appartenenza.
Ci pare che, anche in questo grottesco teatrino,
il senso del ridicolo sia stato ampiamente superato. Ma purtroppo questo squallido
folclore produce danni reali e concreti alla vita sociale e individuale della
maggioranza della popolazione, che vede un progressivo peggioramento, quando
addirittura non ne viene privata, di quei servizi di cui si è conquistata il
diritto di usufruire con anni di lotte e di sacrifici.
Ci pare perciò soprattutto sempre più urgente e
ineludibile un totale azzeramento di questa classe politica inefficiente, attenta
ai propri privilegi e comunque serva dei poteri forti e dei loro interessi
privati.
Ma questa necessaria opera di pulizia può
essere portata a termine con successo soltanto dai lavoratori e da un loro governo
di classe.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI - PISTOIA
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